Post

Visualizzazione dei post da 2014

F.I.V.E@Padova

Immagine
Video-performance Non tutto ciò che comprende il video è effettivamente definibile video arte. Sin dall’inizio infatti, i diversi usi del video necessitarono di una definizione che andasse oltre a quella generica. 

F.I.V.E@Padova: The Sound of Being di Silvia Toy e Indonesiana Exotica di Arya Sukapura Putra

Immagine
In anteprima, i fotogrammi di The Sound of Being di Silvia Toy e Indonesiana Exotica di Arya Sukapura Putra, due opere che saranno proiettate durante la serata La geopolitica del video .

Il video oggi

Immagine
Douglas Gordon, 24 Hours Psycho , 1993 Se la diffusione del video fu straordinaria negli anni ‘70, oggi la sua presenza si è capillarmente diffusa, arrivando a dar voce alle zone più remote e realizzando, di fatto, la profezia di Warhol sui quindici minuti di celebrità. Il motivo di una diffusione così ampia va sicuramente ricercato nelle potenzialità del Web 2.0 , simbolo per antonomasia del contemporaneo, che ha consentito il moltiplicarsi di voci sotto forma di testi, immagini e audiovisivi. 

F.I.V.E@Padova: Pearls di Ursula Kluz-knopek

Immagine
In anteprima, due fotogrammi di Pearls , opera di Ursula Kluz-knopek che sarà proiettata durante la serata Il video e i sensi come canali della memoria .

Cenni storici sulla videoarte

Immagine
David Hall - Ten TV interruptions (1971) Per comprendere e poter apprezzare il significato di F.I.V.E@Padova , si deve accennare brevemente anche ai primordi della video-arte. L’avvio sul mercato di dispositivi di registrazione relativamente economici e di agile impiego, permise agli artisti di utilizzare il video come vero e proprio oggetto o strumento artistico, al fine di registrare, documentare e realizzare le proprie opere. Siamo negli anni della dematerializzazione dell’opera d’arte, della messa in discussione dei linguaggi artistici tradizionali, dell’uscita dalle gallerie e dell’invasione degli spazi urbani. 

Il dispositivo video

Immagine
Anni '50-'60 Con la parola “video” ci si riferisce ad un dispositivo composto da più elementi non necessariamente utilizzati assieme ma indispensabili per la sua realizzazione. E' necessario tenere presente, inoltre, che il termine “video” in realtà significa e continua a significare molte cose a seconda del contesto. Negli anni ‘50, durante le più importanti sperimentazioni televisive di messa in onda, il termine indicava il supporto ( video-tape ) su cui venivano registrati i programmi in studio. 

Perchè una mostra sul video?

Immagine
Allestire una mostra sul video significa relazionarsi con un medium che ha una storia convergente e tangente a quella della televisione e della macchina da presa. Differentemente da tecniche e supporti più convenzionali e meno soggetti all’evoluzione tecnologica, parlare del video nell’arte significa trattare di un dispositivo effimero in costante sviluppo ma che al contempo rimane se stesso. Comporta affrontare i mezzi di produzione e distribuzione e districarsi dalle estreme generalizzazioni che inducono spesso al disinteresse e all’incomprensione.

F.I.V.E@Padova: 4b movie di Antonello Matarazzo

Immagine
In anteprima, due fotogrammi di 4b movie di Antonello Matarazzo, opera che sarà proiettata durante la serata Il video e i sensi come canali della memoria .

F.I.V.E@Padova: Storia di Gérard Cairaschi

Immagine
In anteprima, due fotogrammi di Storia di Gérard Cairaschi, opera che sarà proiettata durante la serata Il video e i suoi linguaggi . Il video di Cairaschi è senza dubbio uno dei lavori più eleganti tra quelli proposti nella rassegna.  

F.I.V.E@Padova: "short movie #1 (adaptation)" di Benna Gaean Maris aka Benna

Immagine
In anteprima, due fotogrammi di short movie #1 (adaptation) di Benna Gaean Maris aka Benna, opera che sarà proiettata durante la serata Il video e i suoi linguaggi . Il video gioca sulle differenze ed eguaglianze tra film, pellicola e i rispettivi linguaggi. La ripresa alterna campi lunghi e dettagli nella prima parte, mentre nella seconda l’accostamento veloce di fotogrammi che ritraggono diversi crackers di un noto brand , oltre a replicare il proiettore cinematografico, funge da chiave di lettura dell’intero lavoro.

F.I.V.E@Padova

Immagine
AME Festival 2014 o, più semplicemente, AME 14 è l'insieme degli eventi e delle attività di ArtMUsicEvent. Venerdì 28 novembre 2014 l'associazione inaugurerà uno degli eventi più importanti di questo 2014: F.I.V.E@Padova. Videoarte di artisti internazionali, interventi sull'arte contemporanea, tra cui quello di Guido Bartorelli, inaugurazione di un nuovo laboratorio multimediale di arti visive, presentazione di un libro, concerti. Questo ed altro il menu di F.I.V.E@Padova che si svolgerà dal 28 al 29 novembre 2014. Riportiamo integralmente il Comunicato Stampa Ufficiale.

"Mammole e tuberose, corolle di verbene..." - Madama Butterfly al Teatro G. Verdi di Padova

Immagine
L’allestimento di Beni Montresor per Madama Butterfly di Giacomo Puccini, nato per il Teatro Carlo Felice di Genova, è stato ripreso da Paolo Giani al Teatro Verdi di Padova il 24 e 26 ottobre. Il regista di Bussolengo, deceduto nel 2001, ha interpretato in chiave minimal gli ambienti giapponesi, geometricamente squadrati ma armonici, con un continuo gioco di luci, colori laccati e contrasti cromatici che ricorda le fotografie di Franco Fontana. In un’atmosfera vagamente pizziana si esaurisce la struggente vicenda dell’illusa mousmé , sedotta e abbandonata dal colonizzatore di turno che senza ritegno torna per prendersi il figlio – e viene da chiedersi se Kate non soffra veramente di sterilità o se essa possa essere il simbolo di un’infertilità e di un’invadenza, anche culturale, congenita al mondo americano. 

I nuovi laboratori AME di Padova e Napoli

Immagine
La Fornace Carotta, sede del primo Laboratorio Padovano di Arti Visive - Ph Giorgia Volpin ArtMusicEvent, associazione nata a Padova nel 2006 con lo scopo di promuovere arte e cultura nel segno della multimedialità e dell'interdisciplinarietà, è lieta di annunciare che a seguito del Consiglio Direttivo indetto in data 13 ottobre 2014 l'associazione ha esteso la sua operatività sul suolo italiano con l'attivazione di  un nuovo gruppo di lavoro avente sede operativa a  Napoli  (che si aggiunge ai già esistenti laboratori padovani di arti visive e musica) e la nomina di un Direttore locale. La costituzione del  Laboratorio teatrale AME Napoli  e la conseguente nomina della Professoressa  Argia Spacagna  a direttrice di tale laboratorio è stata l'occasione per una ridefinizione di AME e del suo organigramma. Il laboratorio napoletano, non a caso istituito in un territorio permeato da una tradizione teatrale importantissima, segue la recente istituzione del laborat

Via dai Fori Imperiali: visita al foro di Augusto raccontato da Piero Angela

Immagine
Da un impero all’altro: quello fascista che costruì tra il 1928 e il 1932 la romana Via dei Fori Imperiali (un'utopia di grandezza, quella fascista, che ebbe miglior effetto nella costruzione dell'EUR 42, immenso quartiere modernista e metafisico a sud di Roma) e quello di Ottaviano Augusto che va in scena ogni sera dal 22 aprile al 28 settembre 2014 in Via dei Fori Imperiali grazie ad una ricostruzione multimediale virtuale e visiva a cura di Piero Angela e Paco Lanciano con l'aiuto di Mizar (azienda già nota per la ricostruzione multimediale a Palazzo Valentini, sempre nella capitale). Ancora una volta Via dei Fori Imperiali è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Stavolta per merito di uno spettacolo, nell'ambito della celebrazione del bimillenario dalla morte dell'imperatore Ottaviano Augusto, che vede tra i promotori il Sindaco Marino Marini. Una manovra non solo culturale, ma di forte impatto politico e amministrativo, che se

Rock On Light part 5: R.E.M. - Around the Sun (2004), Buio e malinconia

Immagine
L’11 settembre ha lasciato un segno indelebile nella società americana, oppressa da un groppo alla gola da più di dieci anni. I R.E.M. danno vita nel 2004 a uno dei dischi più malinconici e mal riusciti della loro ultra trentennale carriera, imperniato di arpeggi struggenti che richiamano il tema della nostalgia. L’impatto emotivo e sonoro risente di una evidente stanchezza, lasciando spazio a un disco senza pretese, che cerca invano di emozionare con i mezzi più essenziali.

Rock On Light part 4: Isis - Wavering Radiant (2009), Un flash e un addio

Immagine
L’ultima fatica degli Isis porta con sè tanta rabbia, che poco ha a che fare con il post-metal. La presenza di Adam Jones in due delle tracce del disco spinge la band verso lidi più progressive e, guarda caso, più vicini ai Tool. Hall of the Dead è un incipit violento e aggressivo, costruito su un possente muro sonoro generato da organo e chitarre, che lascia spazio saltuariamente a delicate parentesi ambient. Ghost Key è il pezzo forte del disco, impreziosito da un tessuto elettronico che alterna momenti delicati ad altri più feroci, galvanizzati dalla voce possente di Aaron Turner. La voce, che per l’appunto nei pezzi degli Isis riveste solitamente un ruolo di secondo piano, proprio qui sembra conferire una maggiore emotività all’atmosfera complessiva.

Rock On Light part 3: Porcupine Tree - Lightbulb Sun (2000), Candore progressivo

Immagine
Il pop non è necessariamente commerciale, a maggior ragione se parliamo dei Porcupine Tree. Il disco del 2000 segna il definitivo distacco da quella fase “psichedelica” che li aveva contraddistinti agli esordi, più per una volontà di volersi scrollare di dosso quella fastidiosa etichetta che li vedeva come i “Pink Floyd degli anni Novanta”. In realtà, Lightbulb Sun è un disco che mantiene a tratti intatto il gusto di Steven Wilson per gli arrangiamenti complessi e raffinati. E' un lavoro sincero, che si snoda sul bipolarismo tra fraseggi a tinte solari e parentesi più malinconiche. I testi si rivelano più schietti e diretti, ma non per questo meno impegnati. Rimangono i contrasti sonori già udibili in Stupid Dream , enfatizzati dalle chitarre a tratti distorte e a tratti più rilassate.

Rock On Light part 2: Anathema - Weather Systems (2012), Dinamismo ed emotività

Immagine
La nona fatica del gruppo inglese capitanato dai fratelli Cavanagh continua sulla strada già intrapresa con il precedente We’re Here Because We’re Here . Perché sì, abbiamo ancora a che fare con atmosfere calde, progressioni sonore (a onor del vero non troppo audaci, ma pur sempre d’effetto) che sfociano in roboanti palle di suono, melodie sui generis che non risultano neppure troppo complesse. Eppure è innegabile che qualcosa di nuovo stia facendo timidamente capolino. Perchè qui la solarità, le atmosfere calde e avvolgenti, i paesaggi emotivi suggeriti dalle armonie vengono trattati in una maniera del tutto nuova, motivo per cui Weather Systems non può essere definito, a mio avviso, un disco manierista.

Rock On Light part 1: Ulver - Shadows of the Sun (2007), Piccole gemme di paura

Immagine
C’è un musicista, a Oslo, che negli anni ha voluto spaziare costantemente da un universo sonoro a un altro. Kristoffer Rygg, in arte Garm, fonda nel 1992 gli Ulver, uno dei gruppi più eclettici degli ultimi vent’anni, ponendosi come pietra miliare dapprima nel panorama metal più oscuro, per decidere di spostarsi poi su lidi più elettronici, fino ad arrivare ad un concetto di musica estremamente personale e difficilmente catalogabile. Shadows of the Sun , settima fatica del gruppo norvegese datata 2007, è il disco più cupo e dimesso della loro carriera, ma anche il più accessibile.

ArtMusicEvent presenta Rock On Light, di Damiano Merlin, a cura di Nicola Valentini

Immagine
Ne avevamo già parlato alcuni mesi fa in uno dei nostri  post : tra le novità del 2014 l'associazione avrebbe messo in campo un progetto di critica musicale sul tema della luce che costituisce parte della nostra ricerca sulle dimensioni di spazio luce e tempo, le dimensioni essenziali del fare artistico. La sfida che ci siamo prefissati, quella di esplorare confini e tangenze tra diverse forme di espressione artistiche, passa anche attraverso questo esperimento critico che costituisce parte integrante dell'attività complessiva dell' AME Festival , il contenitore culturale di ArtMusicEvent in cui convergono le ricerche comuni sui temi di Spazio, Tempo e Luce in un contesto interdisciplinare e multimediale.

Renzo Piano e la lectio magistralis all'Università di Padova

Immagine
Ieri all'Università di Padova il celebre architetto genovese Renzo Piano ha tenuto una Lectio Magistralis nella prestigiosa Aula Galileo al Bo, la storica sede dell'università padovana. È stata l'occasione per i pochi fortunati che erano presenti di ripercorrere velocemente l'intera carriera dell'archistar genovese ma, soprattutto, di ascoltare direttamente il pensiero e la voce di uno tra i più importanti italiani viventi. Mi ero già occupato di  Renzo Piano  in un post di  qualche settimana fa riguardante il MuSe di Trento; non pensavo che avrei avuto il privilegio di sentirlo parlare  a distanza di così poco tempo. E visto che l'evento in questione era su invito e che pochissimi hanno avuto la fortuna di accedervi tramite invito (dei 500 posti disponibili la grande maggioranza erano posti a sedere in altre aule collegate in streaming) penso che sia utile raccontare com'è andata a coloro che non hanno potuto assistervi.

ArtMusicEvent e Progetto "nonno bit" per il superamento del digital divide

Immagine
Il complesso Carotta, all'interno del quale  si svolge parte delle attività inierenti al progetto Nonno Bit È iniziato ieri il servizio di Help Desk da parte di ArtMusicEvent nell'ambito del Progetto Nonno Bit a Padova. ArtMusicEvent, associazione culturale attiva nella promozione di cultura e tecnologia è da sempre sensibile al tema del digital divide. Nel nostro statuto è indicato con chiarezza: l'associazione ha tra i suoi obiettivi l'abbattimento delle barriere del digital divide. È un tema che ci appassiona, tanto che ne abbiamo parlato in un post  poche settimane fa. Quanto al Nonno Bit, di cui i giornali avevano parlato nei giorni scorsi (di noi hanno parlato anche nel  Mattino di Padova  e in  iPadova ogg i) è un progetto a cui i nostri soci lavorano da mesi. La collaborazione tra ArtMusicEvent e Consiglio di Quartiere per il Progetto Nonno Bit (che, lo ricordiamo, è un progetto promosso dal Cdq 5 di Padova e dal suo Presidente Francesco Pavan)

“La Grande Bellezza” tra cultura e fraintendimento

Immagine
La tanto ambita statuetta torna tra le mani di un italiano, con pieno merito. Ma “La Grande Bellezza” ha sollevato opinioni contrastanti, per svariate ragioni. Vorrei qui porre l’attenzione su alcune delle critiche mosse al lungometraggio dell’ormai affermato Paolo Sorrentino. Carlo Verdone, in una recente intervista, ha sostenuto che “è un film compreso meglio all’estero che nel belpaese”. Questo perché, a ben guardare, Sorrentino ha voluto portare sul grande schermo un ritratto quanto più vicino possibile alla realtà che non riguarda solo l’Italia, come i più sostengono, ma all’intero mondo occidentale.

AME e fotografia: nuova collaborazione con Fotogenia

Immagine
È con piacere che l'associazione annuncia un nuovo accordo di collaborazione con Fotogenia , scuola di Fotografia fondata da Giovanni Pasinato con sede a Mestre. Il nostro statuto, scritto nel 2006 all'atto della fondazione, indicava tra le missioni di ArtMusicEvent la ricerca concreta di spazi per l'arte contemporanea e la ricerca concettuale nell'ambito del multimediale e delle nuove tecnologie. Il rapporto con Fotogenia nasce da questo presupposto fondamentale, oltre che dalla ricerca tematica su luce e tempo che abbiamo avviato nel 2013 con 100x100=900@padova , un evento in cui avevamo iniziato la nostra riflessione sulla luce, sul tempo e sulla videoarte offrendo la nostra collaborazione a Magmart  e al progetto 9 Hundred .

Il MuSe di Renzo Piano a Trento; un museo del nuovo millennio

Immagine
L'interno del MuSe affollato da animali sospesi nel vuoto ricorda la mostra di padovano Maurizio Cattelan: " All ". All'estero ci hanno abituato da anni a contenitori culturali dal forte impatto visivo e da un altrettanto marcata vena multimediale. Penso al Nautilus di Amsterdam (che conosco solo in forma indiretta), aI  Deutsches Museum  di Monaco o allo  Jüdisches Museum  di Berlino, in assoluto il mio preferito, disegnato dal grande Daniel Libeskind . Conosco l'argomento abbastanza bene avendo scritto un saggio premiato dall' IRSE nel 2011 sul tema dei Musei Multimediali ed essendomi laureato nel 2010 con una tesi in Museologia. ArtMusicEvent, inoltre, è una realtà che si occupa intensivamente di multimedialità quindi sono argomenti che osserviamo con particolare attenzione.

Democrazia digitale

Immagine
Chi conosce da tempo l'idea che sta alla base di ArtMusicEvent, sa che una parte importante della nostra missione culturale consiste nel promuovere l'unione di cultura e tecnologia digitale. È un chiodo fisso che abbiamo sin dal 2006, è scritto nel nostro statuto ed è ancora oggi uno dei temi centrali. Ci affascinano i meccanismi di condivisione, di sapere libero e democratico che stanno alla base del mondo digitale e della rete.

"Souvenir" di Francesca De Pieri presso #TAG temporary art gallery a cura di Spazio Supernova

Immagine
L'8 Febbraio presso  #TAG temporary art gallery  a Vigodarzere (PD) è stata inaugurata una mostra personale a cura dello  Spazio Supernova  sull'artista mestrina Francesca De Pieri. La mostra espone una serie di fotografie nel pulitissimo e recentemente restaurato spazio di TAG, arredato per l'occasione con numerosi bancali. Chi scrive conosce il lavoro di Francesca dal 2008, anno in cui l'artista aveva presentato una serie di fotografie a a  Nuovi Segnali 2008, Giovani curatori presentano giovani artisti  che si tenne, in quell'edizione, sul ballatoio di  Palazzo Liviano , luogo a dir poco problematico dal punto di vista espositivo. All'epoca ero curatore di Valentina Aufiero, artista proveniente dal mondo della grafica, mentre Giorgia Volpin, oggi in forze presso  AME  era curatice del lavoro di Francesca De Pieri che all'epoca non conoscevo personalmente. Al tempo di Nuovi Segnali 2008 Francesca proponeva delle lightbox che poggiavano sul pavimento e

AME 2014 dalla luce al tempo

Immagine
Nuovo anno ricco di impegni per la nostra associazione. Il 2013 si era chiuso con l'evento 100x100=900@Padova (presso TAG temporary art gallery ed in collaborazione con Magmart) dove avevamo proiettato il lavoro di cento videoartisti, di ogni nazionalità, per celebrare l'anniversario della nascita della videoarte. L'anno scorso l'associazione ha avviato un progetto di ricerca sul tema della luce ; per questo motivo  abbiamo deciso di concentrarci con energia nel settore degli audiovisivi, organizzare un evento sulla videoarte e un laboratorio didattico sullo stesso tema. La ricerca sul tema della luce continuerà ancora con il progetto di Damiano Merlin "Rock On light" che sarà pubblicato a puntate, a partire da Marzo, su questo blog. Il Progetto musica , di cui Rock On Light costituisce una piccola parte, si affianca al Progetto IT (responsabile Alberto Basso) nato ad inizio Gennaio 2014 per coordinare le attività relative ad informatica e multim