"Souvenir" di Francesca De Pieri presso #TAG temporary art gallery a cura di Spazio Supernova


L'8 Febbraio presso #TAG temporary art gallery a Vigodarzere (PD) è stata inaugurata una mostra personale a cura dello Spazio Supernova sull'artista mestrina Francesca De Pieri. La mostra espone una serie di fotografie nel pulitissimo e recentemente restaurato spazio di TAG, arredato per l'occasione con numerosi bancali.

Chi scrive conosce il lavoro di Francesca dal 2008, anno in cui l'artista aveva presentato una serie di fotografie a a Nuovi Segnali 2008, Giovani curatori presentano giovani artisti che si tenne, in quell'edizione, sul ballatoio di Palazzo Liviano, luogo a dir poco problematico dal punto di vista espositivo.
All'epoca ero curatore di Valentina Aufiero, artista proveniente dal mondo della grafica, mentre Giorgia Volpin, oggi in forze presso AME era curatice del lavoro di Francesca De Pieri che all'epoca non conoscevo personalmente. Al tempo di Nuovi Segnali 2008 Francesca proponeva delle lightbox che poggiavano sul pavimento e che contenevano immagini "acquatiche".



Il lavoro, immerso nell'oscurità grazie a delle quinte, era un'installazione site specific che teneva conto delle problematiche espositive del Palazzo. Il tema (il fondo delle piscine), la collocazione (a pavimento che faceva pensare a dei pozzi d'acqua chiara) e l'allestimento in penombra mi fecero subito pensare alla profondità e all'abisso. È così che la visione della nuova mostra di Francesca De Pieri mi ha colpito per la ricerca ostinata su quello stesso tema. Dal 2008 sono passati sei anni ma Francesca continua ad esporre la sua fotografia concettuale. Stavolta, però, l'acqua della piscina lascia spazio ad una mappatura geografica cominciata nel 2006, di luoghi in cui domina l'assenza della presenza umana, in cui è protagonista la trasformazione che il tempo produce nelle opere artificiali (in questo caso una cava allagata in provincia di Padova e un Hotel del Lido di Venezia abbandonato). Niente lightbox stavolta ma doppie stampe sovrapposte (l'artista le chiama "memory box", scatole dei ricordi "in cui racchiudere immagini di luoghi reali destinati a rimanere ricordi o, dimensioni fantastiche destinate a svanire") appoggiate al muro che raccontano l'esigenza, un'esigenza che la stessa Francesca non aveva messo a fuoco prima che le facessi notare quest'aspetto della sua ricerca, di cercare la profondità nell'immagine, di inseguire un abisso dai contorni sfocati (la deformazione subaquea nella collettiva del 2008, la sfocatura provocata dalle sovrapposizioni nella personale 2014). Completa la mostra un video d'artista prodotto dalla stessa De Pieri insieme a Lucilla Pesce.

Spezzo una lancia a favore di TAG, giovane ma versatile e preziosa realtà che sostiene un progetto coraggioso grazie alla passione di Emmanuele Panzarini, ideatore e gestore dello spazio.
Oltre alla Mission della galleria, che personalmente condivido in pieno, è bella dal punto di vista formale la continuità espositiva che Emmanuele riesce a trovare tra tutti i progetti presentati in galleria. TAG ha inaugurato lo spazio in maniera informale con l'installazione ON GOING (dello stesso Panzarini) a cui è seguita, nel Dicembre scorso, l'inaugurazione ufficiale (in concomitanza di 100x100=900@Padova a cura di ArtMusicEvent negli stessi spazi della galleria) e prosegue ora con SOUVENIR che sarà visibile fino al 28 Febbraio. In ogni evento si legge una continuità di allestimento che rende TAG un progetto espositivo coerente. Parliamo di citazioni palesi dal poverismo (mattoni di calcestruzzo verniciati di colore fluorescente, vecchie credenze pitturate di un bianco asettico, cubi di legno pitturati, bancali) che non rubano mai la scena e che valorizzano con discrezione le opere, le esposizioni e gli artisti ospitati.

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