"TRON-ITRUANTE" elogio del VFX
Visto il tam-tam mediatico che si è diffuso in quest'ultimo periodo sul ritorno in auge della serie Tron ne approfitto per dire la mia su quello che so e posso esprimere sulla suddetta saga.
Posso premettere fin da subito che il parere finale non è così entusiastico, ma esclusivamente perché la mia valutazione tiene conto non solo dell'aspetto visivo (ottimo) ma anche di quello relativo alla trama (inconsistente).
Ma procediamo con ordine…
Il buon vecchio Kevin Flynn (Jeff Bridges) dopo essere diventato presidente della ENCOM alla fine del primo episodio, da un giorno all'altro sparisce abbandonando in piena crisi adolescenziale il figlio Sam, già orfano di madre. A distanza di una ventina di anni il nostro scapestrato "maggiore-investitore-ENCOM" sarà chiamato all'interno del programma come anni prima ci era finito il suo geniale padre. Musica nuova? A parte l'ottima colonna sonora firmata Daft Punk questo sequel bissa i medesimi sbagli del originale.
Iniziamo col parlare come sempre di quello che meno mi ha convinto.
La trama. Esattamente come avveniva nel primo Tron (visto alla fine interamente solo di recente), tutto il sottofondo più prettamente legato alla storia soffre di terribili problemi di ritmo. Se questo era parzialmente perdonabile per un film talmente innovativo sul piano visivo per il 1982 come il capostipite, al giorno d'oggi in cui invece l'effetto speciale è largamente diffuso non si può assolutamente accettare una totale piattezza emotiva e di suspense come è presente in questo megalito da 170 milioni di dollari.
Il fatto che nessuno dei personaggi (a parte forse solo il proprietario della discoteca) strappi un guizzo nella nostra palpebra assonnata è chiaro sintomo che qualcosa in fase di stesura dello script si è inceppato, portandoci al classico filone dei film unicamente incentrati sulle scene d'azione.
In effetti tutti i momenti di intermezzo dall'azione più pura peccano di un affossamento di ritmo talmente evidente che è difficile poi persino ricordarsi cosa sia avvenuto in questi momenti così come siamo invece storditi dalla potenza delle sequenze adrenaliniche.
Con il risultato che poco o nulla seguiamo dello svolgersi della trama, fatichiamo a simpatizzare per personaggi veramente poco caratterizzati, che il massimo dell'attenzione ce lo risvegliano quando compiono cose estremamente poco verosimili. Passi che il nostro eroe sappia padroneggiare una moto in maniera sopraffina (lo vediamo nell'incipit nel mondo reale), ma che appena arrivato sia costretto a combattere a colpi di disco e si riveli dopo pochi secondi di spaesamento la nuova "killer application" (battutona! XD) del giorno stona abbastanza.
Parliamo poi di una generale recitazione svogliata e poco convinta, con un Bridges che deve pure dare le movenze ad una sua versione digitale non eccelsa (strepitosa come realizzazione, deficitaria per l'animazione poco realistica) e abbiamo il quadro di un film che punta tutto (come il suo predecessore) su una cosa.
Gli effetti speciali.
E qui il tono dell'opinione cambia radicalmente…
Se è vero che tutto l'impianto della trama vacilla in mezzo a molte buone idee soffocate dalla poca attenzione prestata a riguardo, gli effetti speciali che ricreano praticamente ogni singolo oggetto in scena a parte gli attori ( e in certi casi pure quelli) sono veramente sbalorditivi.
A mio parere non il meglio in circolazione perché a livello di innovazione altri hanno fatto di meglio (Avatar il primo che mi viene in mente) però possiamo dire che mantengono un livello qualitativo molto alto per tutta la durata e sono molto ben integrati con le riprese live-action.
Per concludere lo sguardo al lato tecnico plauso alla coreografia delle scene d'azione, tutte molto movimentate e ben dirette, con qualche scena veramente azzeccata come la battaglia con le lightcycle alternata ad altre ben riuscite ma forse un po' troppo derivate da altre pellicole.
Lo scontro aereo per esempio mi ricorda un pelo troppo l'inseguimento delle "seppie" in Matrix Revolution o lo scontro stellare tra Millenium Falcon e caccia Tie mentre la scena della discoteca riprende, pure come caratterizzazione dei personaggi, il Merovingio di Matrix con annessa scena nella discoteca.
In conclusione il film mi lascia mediamente perplesso, affascinante sul piano visivo, grazie al design che fa il 90% del lavoro, gli effetti speciali che lo muovono a perfezione e a qualche trovata interessante (lo sviluppo autonomo dei programmi ISO dentro il programma centrale), i problemi nascono principalmente dalla poca attenzione (così come accadeva per il primo film) sul piano della trama, veramente troppo abbozzata e veramente troppo frammentata, come se servissero dei pretesti per passare da una scena d'azione alla successiva.
Non vi nasconderò che in certi passaggi mi stava pure calando la palpebra cosa che al cinema mi accade veramente di rado.
Discorso finale per il 3D veramente superfluo per quanto realizzato discretamente. Non si butta sul triste effetto "Gardaland" con le cose sparate ad un metro dalla nostra faccia però vuoi per la piattezza forzata degli sfondi non risulta neanche troppo utile per staccare le figure dal fondo. Una spesa ulteriore nella visione in sala che poco dona alla visione generale.
Facendo il totale di quanto espresso finora emerge la valutazione di un 6- abbastanza tirato via, che non può che scontentare chi sperava in un'evoluzione della trama degna di un film più "alto" e anche chi invece è abituato ad azione "ignorante" e basta, causa dei dialoghi lenti e poco interessanti che soffocano il buon ritmo costruito dalle scene d'azione.
Così come all'epoca Tron era salvato dalla straordinarietà degli effetti speciali (allora unici nel loro genere e qualità) questo Tron Legacy sopravvive grazie alla CGI di alto livello, ma oggi ci siamo più abituati a spettacoli così e quindi meno rapiti di come dovevano essere gli spettatori di allora e di conseguenza più propensi a svelarne i difetti.
Onesto, ma regge male più di 2-3 visioni.
Soliti americanacci..comunque il primo tron l'avevo persino inserito nella bibliografia della mia tesi sui mondi virtuali. Peccato questa volta abbiano fatto il solito compitino, tanto più che ci sono anche le moto.....! davvero un peccato non apprpfittare di questo potenziale.. E poi c'è il solito problema del 3d. Una volta o l'altra si potrebbe parlare anche di questa tecnologia..
RispondiEliminaComunque bella recensione! Non vedo l'ora di leggerne altre..
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