Art to the bikers
Come amante della scultura e come appassionato di motociclette sono rimasto piacevolmente sorpreso dal lavoro di Jeff Deckler, scultore che ho avuto il piacere di conoscere alla Motor Bike Expo di Verona. La fiera Veronese è l'ultima di una lunga serie di appuntamenti annuali che fanno accorrere bikers e appassionati di moto da tutto il mondo. È anche il caso di Jeff Deckler artista Americano e incallito frequentatore di eventi per bikers oltre che preparatore di moto custom. Proprio durante uno di questi eventi è stato notato dal patron di Harley-Davidson e incaricato di adornare il piazzale antistante del museo Harley di milwaukee con una maxireplica di una sua scultura in bronzo.
II bronzo in questione, "The Hill Climber" è una scultura elegante e rozza allo stesso tempo. L'elegante ma artificiosa posa del biker è di una ricercatezza formale non comune che ben contrasta con la grezza figura del motociclista (lo immaginiamo sporco di olio motore) che "cavalca" letteralmente il suo cavallo d'acciaio. Sì, perchè il richiamo più evidente è al rodeo, che a sua volta rimanda al west, che a sua volta è vettore simbolico di innumerevoli significati di facile decifrazione; diciamo west e pensiamo America, frontiera, metafora della costruzione della nazione americana e dell'unica vera epica che forse gli Stati Uniti hanno mai avuto. Inoltre parlando di west l'immaginario collettivo corre romanticamente alle autostrade solitarie che tagliano il deserto come la mitica Route 66, vero e proprio feticcio per gli amanti del sogno di libertà americano.
Bravissimo quindi l'artista a condensare una matassa di significati simile in un solo gruppo figurativo. Merito anche del formato plastico che ben si presta alla sintesi e alla facile decodificazione di livelli di lettura multipli in maniera più agile di tanta arte a due dimensioni.
La composizione, come si può vedere nel profilo della montagna e nella figura dell'uomo acrobaticamente attaccato alla moto, è dominata dai triangoli. Il triangolo uomo-moto dimostra un grande equilibrio formale: visto da sinistra l'uomo sembra domare con elegante sicurezza il "cavallo d'acciaio". Visto da destra sembra piuttosto compiere un passo di danza sulla moto in corsa.
Lo sguardo fiero, truce e concentrato del giovane biker invece non lascia spazio a dubbi. Il pilota sembra essere nato per affrontare questa e altre prove difficili, insensibile alla paura, perfetto stereotipo del self-made man americano.
Si può parlare a lungo di questa scultura d'arte contemporanea. A voler essere precisi però si dovrà parlare di arte attuale in quanto l'artista è vivo e relativamente giovane e, più importante di tutto, ancora in attività.
Forse non potremmo parlare ugualmente a lungo delle creazioni dei suoi "colleghi" più famosi. I cosiddetti "dominatori" (questi sì) del palcoscenico dell'arte contemporanea. I vari Murakami, Koons, Cattelan, Hirst per citare i soliti nomi famosi. Tutti gravitano intorno all'ambito della scultura, per quanto concettuale. Quasi nessuno di loro però è scultore all'atto pratico. La tendenza attuale da diversi anni è quella di delegare l'atto produttivo ad un cosiddetto artigiano. Compito dell'artista oggi sarebbe di pensare soltanto l'opera.
Da qui parte la mia provocazione. Perchè jeff Deckler dovrebbe essere meno artista di loro? Sarebbe riuscito Jeff Deckler a trasmettere un uguale tensione commissionando il suo progetto a degli artigiani che lo avessero modellato al suo posto? Ma soprattutto, è l'arte figurativa ancora attuale dopo cent'anni in battaglia dell'astrazione formale e concettuale?
Da qui parte la mia provocazione. Perchè jeff Deckler dovrebbe essere meno artista di loro? Sarebbe riuscito Jeff Deckler a trasmettere un uguale tensione commissionando il suo progetto a degli artigiani che lo avessero modellato al suo posto? Ma soprattutto, è l'arte figurativa ancora attuale dopo cent'anni in battaglia dell'astrazione formale e concettuale?
Commenti
Posta un commento