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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

Art to the bikers

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Come amante della scultura e come appassionato di motociclette sono rimasto piacevolmente sorpreso dal lavoro di Jeff Deckler, scultore che ho avuto il piacere di conoscere alla Motor Bike Expo di Verona. La fiera Veronese è l'ultima di una lunga serie di appuntamenti annuali che fanno accorrere bikers e appassionati di moto da tutto il mondo. È anche il caso di Jeff Deckler artista Americano e incallito frequentatore di eventi per bikers oltre che preparatore di moto custom. Proprio durante uno di questi eventi è stato notato dal patron di Harley-Davidson e incaricato di adornare il piazzale antistante del museo Harley di milwaukee con una maxireplica di una sua scultura in bronzo. II bronzo in questione, " The Hill Climber " è una scultura elegante e rozza allo stesso tempo. L'elegante ma artificiosa posa del biker è di una ricercatezza formale non comune che ben contrasta con la grezza figura del motociclista (lo immaginiamo sporco di olio motore) che "cavalc

Facebook

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Da questo momento il blog sarà completamente integrato all'odiatissimo facebook! Cosa non si deve fare per un pò di visibilità al giorno d'oggi.. E come direbbe Tim Curry in Rocky Horror picture show: Facebook..."coming!" http://www.facebook.com/pages/ArtMusicEvent/192032934142373

Salve a tutti!

Salve a tutti i lettori di ArtMusicJournal che da un giorno all'altro si sono ritrovati con una new-entry nella squadra, vale a dire il sottoscritto, Giovanni. Ringrazio Nicola per la presentazione così ossequiosa e spero di non tradire le aspettative anche se come avrete notato ho già smentito le sue parole. Attendevate il regista interessante e invece ho aggiunto l'ultimo capitolo della saga multipiattaforma di Tron. Me ne scuso, avevo detto a Nicola una cosa e poi mi sono ritrovato in piena notte a scrivere invece di questa pellicola a tratti controversa. Spero che la recensione-opinione possa risultare utile e vi do appuntamento qui con la prossima che al momento dovrebbe essere quella preventivata all'inizio. Grazie di cuore per l'attenzione. Giovanni

"TRON-ITRUANTE" elogio del VFX

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Visto il tam-tam mediatico che si è diffuso in quest'ultimo periodo sul ritorno in auge della serie Tron ne approfitto per dire la mia su quello che so e posso esprimere sulla suddetta saga. Posso premettere fin da subito che il parere finale non è così entusiastico, ma esclusivamente perché la mia valutazione tiene conto non solo dell'aspetto visivo (ottimo) ma anche di quello relativo alla trama (inconsistente). Ma procediamo con ordine… Il buon vecchio Kevin Flynn (Jeff Bridges) dopo essere diventato presidente della ENCOM alla fine del primo episodio, da un giorno all'altro sparisce abbandonando in piena crisi adolescenziale il figlio Sam, già orfano di madre. A distanza di una ventina di anni il nostro scapestrato "maggiore-investitore-ENCOM" sarà chiamato all'interno del programma come anni prima ci era finito il suo geniale padre. Musica nuova? A parte l'ottima colonna sonora firmata Daft Punk questo sequel bissa i medesimi sbagli del originale.

Nuovo acquisto per l'"associazione"

Da oggi Giovanni entra a far parte del progetto ArtMusicJournal. Il suo ruolo consisterà nel proporre recensioni di film e opinioni sulla situazione cinematografica in Italia. Giovanni ha già  una lunga esperienza alle spalle avendo scritto per anni recensioni su altri portali e da oggi il sito potrà trarre vantaggio della sua esperienza. Non si occuperà in maniera sistematica di tutti i film usciti nelle sale o in dvd ma solo di alcune pellicole selezionate, "vecchie" o nuove, che per qulche motivo hanno suscitato il suo interesse. A breve pubblicherà la sua prima opinione nel sito a proposito di uno dei film più interessanti diretto da uno dei registi più apprezzati degli ultimi anni. Buona lettura

Videoarte?

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"Sottile, elegante, prezioso. Un grande protagonista del XXI secolo." Sono pronto a scommettere che non sarebbe troppo difficile trovare gente disposta a pronunciare seriamente un commento critico simile al mio su questo "simpatico" clip. Onestamente le cose brutte e grette come il video in questione mi incuriosiscono e esercitano una sorta di attrazione morbosa. Complimenti al creatore di questo piccolo e semplice gioiello animato. Ma veniamo al nocciolo della questione: questa è arte?

1950-1968 L'età dell'oro, ingenua nostalgia.

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"C'erano anni in Italia in cui i capelli erano corti e le idee lunghe. Erano gli anni tra il '50 e il '68." P. Daverio, Passepartout . Quanto sembra vera questa frase pronunciata da Philippe all'interno di un discorso su Piero Manzoni. Basti pensare al cinema, con i fascinosissimi scenari Romani di Fellini ad esempio. Allo straordinario sviluppo economico del nostro paese in quegli anni, dalla letteratura di Pasolini all'industria cinematografica di Cinecittà. Non tutto sarà stato oro, beninteso, come in tutte le rinascenze italiane. Ma si dovrà guardare anche a quella stagione per capire come uscire dal pantano dei nostri tempi. Incarnare di nuovo l'entusiasmo di allora e cavalcare la stessa tensione che di quei tempi era il cuore. Poi arrivò il sessantotto e il resto, ahimè, lo conosciamo bene.